Lo scorso 6 Novembre Vale mi ha pazientemente accompagnata alla Games Week di Milano, in un padiglione da fiera pieno zeppo di stand, ragazzini esaltati e un odore molto simile a quello di una palestra di liceo. Nonostante il gran casino e la folla inferocita siamo riuscite a fare un bel giretto delle varie postazioni, e mentre io provavo questa o quella demo lei si dilettava nell'acquisto di gadget e pupazzetti con cui abbellire la mia gia' splendida scrivania da gioco. Cio' che pero' mi ha veramente colpita e' stato il grande cambiamento dello spazio dedicato ai cosiddetti ''music games''; ma procediamo con ordine.
In principio era Guitar Hero (non penso ci sia bisogno di spiegare di cosa si tratti). La grande rivoluzione stava in un controller che emulava da vicino l'azione immaginata dal videogioco (per l'appunto, il suonare): non piu' ''premi un tasto'' = ''salta'' (due azioni che, nella realta', non hanno nulla a che fare), ma ''premi un tasto (della chitarra controller)'' = ''premi una corda (della chitarra videoludica)''. Molto piu' immediato, molto piu' divertente e molto piu' figo, perche' non stai ''giocando a fare il rocker'' ma stai ''suonando''. E quindi ecco nelle fiere, nei festival, nei parties e nelle case un proliferare di chitarre, batterie, bassi, console da dj, flauti traversi oboi timpani triangoli e chi piu' ne ha piu' ne metta, tutti pronti a suonare l'ultima hit del momento. Poi, nel bel mezzo di tutto cio', ecco che arriva il passo avanti: la fantomatica Wii (e pure qui penso ci sia poco da spiegare). Il realismo dell'interazione gamer-gioco aumenta sempre di piu', poiche' il movimento dell'avatar imita alla perfezione il movimento effettivamente compiuto dal giocatore: ''tira una racchettata a destra'' si traduce in ''il tuo pg tira una racchettata a destra'', proprio come hai fatto tu. E se in realta' sei una ciofeca a tennis non c'e' niente da fare: anche il tuo pg sara' una schiappa (se avessi solo dovuto premere un tastino, anziche' calcolare direzione tempismo forza ecc, le cose avrebbero potuto andare diversamente... Ma tu hai voluto la Wii! ;P) Ed ecco i salotti svuotarsi da chitarre ed affini per improvvisare serissimi campionati di bowling; che poi hai la pista a 50m da casa e i tuoi amici ti chiedono di andarci da 10 anni, e tu hai sempre detto che e' un gioco che ti fa schifo; ma far oscillare il braccino come Goku che carica l'onda energetica in direzione del televisore, cioe', e' TROPPO divertente! Ed eccoci tutti trasformati da rockettari incalliti a giocatori di bowling, tennis e freccette professionisti. Anche la Sony ha fiutato la genialata, e in men che non si dica ha fornito la sua bella PS3 di altrettanto controller pomelloso. Insieme, Wii e PS3 con i loro telecomandi movimentosi hanno inaugurato una felicissima parentesi dei music games: i dancing games, che in questi giorni vediamo di continuo alla TV (eh gia', e' uscito Just Dance 3!) Ma proprio quando le cose sembravano ormai consolidate, ecco arrivare il nuovo livello di interazione! Chi si accontenta di ballare con una sola manina quando si puo' usare tutto il corpo? Solo chi non ha il fighissimo dispositivo Kinect per Xbox360, ovviamente! Quella benedetta telecamerina che ti inquadra e trasferisce tutti i tuoi movimenti all'avatar (evitiamo di starnutire e grattarci il sedere quindi...). Al diavolo i controller a forma di deodorante e viva il ballo libero insomma, ed ecco i nostri tennisti diventare novelle Britney Spears in pigiamone e cuffietta da casa.
Cosa c'azzecca tutto cio' con la Games Week? C'azzecca molto, perche' se fino a 5 anni fa il padiglione era completamente invaso dagli affollatissimi stand Guitar Hero, e pochi anni dopo era un predominio assoluto di tennis e freccette, quest'anno un terzo del padiglione era dedicato a signorine in top e pantaloncini che sudavano a ritmo di salsa e Kinect, lasciando due povere chitarre in un angolino della sala, ad elemosinare pazientemente un po' di attenzione. ''Ma perche' la novita' batte il gia' visto'' si potra' pensare; sicuramente, ma credo possa essere anche un fatto di realismo: perche' accontentarmi di un controller approssimativo quando posso avere un'immedesimazione totale e un'interazione 1:1? Ottimo, ma quale sara' il prossimo passo? Cosa scalzera' Kinect dalla vetta del realismo videoludico? L'unica ipotesi che mi viene in mente e' il buon vecchio caschetto della realta' virtuale, quello tanto caro alla fantascienza. E poi? Quando avremo una maschera 3D per essere ''dentro'' al gioco, e meneremo fendenti per aria tracciati da Kinect per abbattere un drago, cosa faremo? Semplice: ci stancheremo dopo 10 minuti di gioco, perche' non siamo un Barbaro di 2 metri con 350 punti di vigore capace di scattare per 5 km. Saremo sicuramente felici di aver fatto quest'esperienza, e sicuramente ogni tanto la rifaremo, ma per certi tipi di gioco torneremo sempre al pad o al mouse. Perche' nel videogioco non siamo ''noi'', ma spesso vogliamo essere qualcuno di piu' figo, piu' forte, piu' buono o piu' cattivo a seconda dei gusti, ma sicuramente qualcuno di lontano da quel ''realismo'' che sulla carta ci affascina cosi' tanto. Per fortuna, i salotti sono abbastanza grandi da contenere tutto cio' ^_^
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