28 febbraio 2012

USI ALTERNATIVI PER PORTALI


Un grazie enorme alla mitica Roby ''Sepi'', che come sempre scova in giro per la rete i migliori disegni e gli screens più fantasiosi a tema Portal. Ecco l'ultimo: bel colpo Sepy!


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25 febbraio 2012

25/02/12 - Aggiornamenti semplici



Poca serieta', pochi ragionamenti e tante ciacole per questo post.
Notizia 1: niente HD per il povero Terabyte. Dopo 2 mesi di attesa il verdetto: i prezzi ora sono alle stelle e con i 70€ di buono che ho posso prendere al max una chiavetta USB; conviene aspettare e sopravvivere con i 220 GB che ho. Rendiamoci conto: per far respirare il pulcino, ho dovuto disinstallare Skyrim >_<
Notizia 2: Shizu e' una persona intelligente e pro, poiche' da qualche giorno ha installato Mount&Blade! Il primo contatto col multiplayer e' stato un po' critico (credo di averla sentita rosicare cosi' solo quell'unica volta che l'ho legnata di brutto in una 1vs1 a Left4Dead), ma scesa a patti con i comandi poco familiari devo dire che mi ha dato grandi soddisfazioni! Applausino per Shizu e per il suo coriaceo pg LaRoscia -clap clap clap-
Notizia 3: APB procede una meraviglia! La mia cara Trevy (clone preciso dei miei soliti pg) e' quasi livello 100/195, ha una nuova Mini in tema Portal (regalo di Smith, vedi foto in fondo al post) ma soprattutto ha trovato ''un senso a questa storia'': ora fa il piccione in grondaia, ovvero una specie di cecchino che lavora sul medio-lungo raggio. Scende dalla macchina, si capicolla su qualche scala, sta appollaiata sui margini del tetto e fucila crudelmente chiunque entri nel suo raggio; finalmente le kills superano le morti con una qualche dignita'!
Smith invece si bea e si bulla della sua proaggine, specialmente quando si fa beffe dei cheaters che popolano e spopolano. Emblematico il piu' recente di questi casi: eravamo al finale ''do or die'' di una missione, con una sola possibilita' per vincere o perdere; i due avversari si erano barricati in una stanza e un loro amichetto ghost (cioe' esterno alla missione, e che quindi non puo' essere ucciso in alcun modo) si era piazzato davanti a Smith pronto ad avvisarli di qualunque nostra mossa. Mentre il maledetto ghost si perdeva via a sbeffeggiare la capa con faccine ed emoticon di scherno, la Miss si e' precipitata all'interno della stanza approfittando della distrazione, falciando i due spacciati con il suo discreto fucile a pompa. Ha talmente goduto del suo scatto felino che ha dedicato il resto della partita digestiva ad inseguire il ghost per riempirlo di scherni (specialmente il nostro amato gesto del ''ahahah sei un pollo!'')
Il resto del clan, oltre a rosicare/far rosicare il mondo, continua con la sua carrellata di cretinerie delle quali ahime' mancano screens e video. L'altra sera hanno improvvisato una corsa con le ambulanze nel bel mezzo della citta', terminata con il lancio delle suddette vetture dall'ultimo piano di un parcheggio rialzato,
sicuramente con qualche maledizione dei gamers presenti... Ma devo ammettere che l'idea piu' strampalata e geniale che abbia sentito ultimamente e' stata partorita da Sorni, il mio caro compagno di gioco sardo: ''figo, facciamo il matrimonio! Due si vestono da sposi, li mettiamo seduti dietro in una macchina con scritto ''just married'' da tutte le parti, e dietro ancora noi vestiti a festa a fare il corteo con le macchine, avanti e indietro per il Financial District, andando piano e strombazzando col clacson!'' Ovviamente il servizio fotografico sara' pubblicato quanto prima ;)



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23 febbraio 2012

SI STAVA MEGLIO QUANDO... ma va la'!!!



Eh ma zio billy. Ma porca mesosfera. Stracavolo di cavolo scalzo nella valle dei chiodi. Insomma, che due balle! Ci sono delle volte in cui mi sento come la Littizzetto, che davanti a certe affermazioni non puo' dire altro che un sano va******lo.
Solita premessina: i videogiochi sono fatti per divertire, chi piu' chi meno, chi in un modo e chi in un altro, ed ognuno ha i suoi gusti. Ma quando mi trovo davanti a qualche giocatore semi-casual che con aria di sufficienza se ne esce con ''l'ultimo Assassin's Creed? Uno schifo. Ma ormai i giochi sono tutti uguali, neanche lontanamente paragonabili ai bei giochi di una volta. Vuoi mettere con Monkey Island?'' ecco, poteri davvero diventare una persona brutta come un Boomer, letale come un Hunter e incazzata come un Tank.
1. Ma l'ultimo Assassin's Creed almeno l'hai provato, genio della cibernetica paleozoica?
2. Non sono paragonabili, ma definisci uno ''capolavoro'' e l'altro ''schifo''?
3. Assassin's Creed e Monkey Island? Ma perche' non paragonare la Gioconda con la pizza margherita? O l'invenzione dell'acciaio con la Divina Commedia? La rivoluzione industriale con la nascita delle lingue volgari? Oddio sta per partirmi l'embolo...
Ognuno ha le sue opinioni, per carita', ma quando queste diventano un luogo comune che rimbalza di crapa in crapa perdendo il proprio senso nei meandri del web, tali opinioni si avvicinano pericolosamente all'ottusita'.
Partiamo dalla raffica di mitra sulla croce rossa: ''i giochi di adesso sono tutti uguali. Una bella grafica, livelli in cui si spara molto e protagonisti che salvano il mondo''. Oh poveri noi, ma che brutta disgrazia che ci e' toccata. Ma che schifo le case che fanno oggi, tutte con riscaldamento, luce elettrica, bagno interno e finestre sulle pareti; che poco originali questi architetti di oggi. Ma come possiamo mettere la grafica bella nella colonnina dei difetti? Dopo anni di sfracellamento di balle per giungere al fotorealismo? Detta cosi' sembra quasi che se un titolo si presenta con un certo numero di poligoni deve per forza mancare di contenuto... Per carita', impareggiabile il fascino degli 8 bit, ma che non mi si venga a dire che gironzolare per Empire Bay, la citta' di Mafia II, e' un'esperienza banale e deludente perche' qualunque cosa dirai dopo sara' presa per scemenza modello.
Avanti col Cristo: ''e' bello, ma e' troppo corto''. Verissimo, in alcuni casi e' un gran peccato limitare l'esperienza di gioco fino alle soglie della decenza, ma non mi dispiace ogni tanto vedere qualche titolo di coda... Ho sempre meno tempo, sempre piu' cose da fare, e le 15 ore necessarie per far salvare la galassia al comandante Shepard (Mass Effect) mi mettono un po' in secondo piano le 150 ore richieste da Baldur's Gate. Il problema della longevita' va quasi sempre a braccetto col dramma della difficolta': ''i giochi di adesso sono tutti troppo facili''. Non voglio ripetermi, perche' la questione e' gia' stata discussa in un post di dicembre, ma riassumo in fretta: certo, oggi la difficolta' media e' ben inferiore a 20 anni fa, ma noi abbiamo la SCELTA delle beghe che vogliamo davanti; i giochi di oggi sono troppo facili? Prendi la tua bella copia di Age of Empires e sfida qualche hardcore online; installa The Void e prova a far durare una partita piu' di 5 ore; giocati Mass Effect a difficolta' Inferno, oppure prova a finire una qualunque avventura grafica senza ricorrere a soluzioni internettose. Oggi i giochi possono essere 'anche' difficili, mentre una volta erano 'solo' difficili.
E la questione dell'originalita'? Parafrasando Dante Alighieri (De Vulgari Eloquentia, libro I) a proposito dei rimatori siciliani: i pionieri sono sempre considerati dei grandi, perche' in quanto primi sono per forza originali. Concordo sul fatto che i blockbuster dell'industria ludica tendono ad assomigliarsi tutti un po', ma non riconoscere la genialita' di Portal, L.A. Noir, di Black&White o Left4Dead, della Wii o di Kinect e' quasi una blasfemia. Per non parlare poi degli indie! Minecraft, Braid, Super Meat Boy sono la prova che un filo conduttore tra i videogiochi delle origini e le nuove creazioni e' vivo e presente, e finche' esistera' internet e gente con delle idee tale connessione non potra' essere spezzata.
I ''bei vecchi tempi'' sono finiti, cristallizzati nella loro aura di eternita', forti della loro gloria e sempre pronti a farsi giocare; ma perche' la loro venerazione dovrebbe impedirmi di venerare anche Skyrim? Dovrei forse disdegnare l'attesa di Diablo III perche' non sara' mai all'altezza di Diablo uno? Stiamo parlando di due epoche diverse, e ciascuno puo' preferire l'una o l'altra (io per esempio non so decidermi, le amo moltissimo entrambe), ma tale preferenza non dovrebbe portarci a considerare cacca tutto cio' che non ci e' strettamente vicino. Perche' sputare a priori su questo o quel periodo e' disdegnare la grande creativita' che gli sviluppatori hanno plasmato, chi prima chi dopo, in modi diversi.
Ora che mi sono sfogata, posso scusarmi per la sfuriata ma si sa: quando la chioccia ama i propri pulcini becca chiunque provi ad avvicinare la zampina, e difende allo stesso modo sia quelli nati un po' prima che quelli nati un po' dopo. Bene, questa gallina va a lisciarsi le penne e a scegliere se passare il resto della mattinata rigiocando il primo o l'ultimo Tomb Raider ;)



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15 febbraio 2012

NON BASTA UNA VITA (ma questo si sapeva...)


Sono tornata qualche giorno a Belluno, e tra un parente e l'altro ho colto l'occasione per togliermi un dubbio che mi sconquassava da un po'. Nel periodo 2000-2005 ricordo di aver giocato alla demo di un action-RPG in terza persona, ma purtroppo non ricordo ne' il titolo ne' l'ambientazione ne' qualunque cosa possa aiutarmi a rintracciarlo; ricordo solo che il PG aveva una specie di fatina sulla spalla, e che il gioco mi piaceva. Visto che le demo le ottenevo unicamente dai CD allegati alle riviste (ricordo a tutti che ho avuto pieno accesso ad Internet solo in quinta superiore), sara' sufficiente cercare nell'armadio le pagine che riguardano quegli anni per risalire al gioco che tanto mi sta dubbiando. Cosi', con un buon caffe' e molta pazienza, mi sono seduta sul pavimento di camera mia e mi sono messa a sfogliare le circa 70 riviste che mi interessavano (TGM, GMC, PC Gamer, K PCGames e PC World...) Sfoglia qui, sfoglia li', mi finiscono sotto mano alcune recensioni di giochi che da bambina mi avevano incuriosito ma che non erano mai arrivati nell'unico negozio di computer della citta' (es. Septerra Core, di cui non so praticamente nulla); ''aspetta che me li scrivo'' pensa il genio, ''che appena torno a Venezia me li cerco su e-bay, su qualche sito di retrogaming o di digital delivery''. Ed eccomi qui, sul treno del ritorno, con la mia lista infinita di titoli che negli ultimi 10 anni non ho ancora giocato. Sono seduta sulla mia poltroncina con un appunto sull'iPhone e una buona dose di ansia e senso di precarieta'.
Come i miei vecchi compagni di classe ricorderanno, la cosa piu' assurda che la mia professoressa di Lettere del liceo fosse riuscita a concepire fu ''la certezza che moriremo col rimpianto dei libri che non abbiamo letto'' (no, nessuno e' scoppiato a ridere, ma non so come cio' sia stato possibile). Mi sto laureando in Lettere, di nuovo, ma non sono certo quella che si dice 'un topo da biblioteca', quindi all'epoca come ora tale sentenza non mi ha minimamente toccata. Eppure, se sostituisco i libri non letti con i videogiochi non giocati, la cosa cambia un po'. Il concetto in se'e' esagerato, ovviamente, perche' in punto di morte ci sarebbero talmente tante cose da rimpiangere e di cui rammaricarsi che i videogiochi, amore o non amore, non sarebbero certo in cima alla lista. Ma se penso a tutti quei titoli che mi riprometto sempre di giocare, e che per forza di cose rimangono in fila sulla libreria dei ''da installare quanto prima'', mi viene un po' il magone: perche' lo so, non basta una vita. Non e' possibile giocare tutto, perche' il tempo e' poco il mondo e' grande ed ogni mese escono piu' titoli interessanti di quanti sia possibile provare e possibilmente finire. In questi termini, ogni volta che installo un gioco sto implicitamente abbandonando altri 2 o 3 titoli che avrebbero potuto piacermi, magari piu' di quello che ora sta caricando sul mio schermo. Messa cosi' prende male vero? Perche' lo stesso ragionamento si puo' applicare ad una miriade di altre cose: vorrei imparare il francese, a ballare la salsa, a cucinare il sushi. Sarebbe interessante andare al cinema ogni settimana, a teatro ogni week end, a sciare quando c'e' neve e in windsurf quando sono al mare. Vorrei leggere tutto Salgari, guardare tutto Hitchcock e ascoltare i grandi classici del jazz. Nel frattempo c'e' l'universita', la famiglia, la casa, l'amore, la mia salute e la mia forma fisica, la mia sanita' mentale e l'integrita' dei miei nervetti. Ho una tesi da scrivere e un blog da pubblicare. Ah, si, c'e' anche il gatto che mi porta le palline di stagnola sulla tastiera con la classica espressione ''e' il mio turno di giocare''.
Ogni volta che penso a quanti giochi voglio provare il prima possibile, questo senso di malinconia mi prende puntuale. Per fortuna il mio personale mantra mi salva: il bello dei capolavori e' che una volta usciti, ESISTONO, e niente e nessuno puo' piu' portarceli via; una volta che il gioco e' stato sviluppato e distribuito, esso e' pronto per resistere all'assalto del tempo, come gli emulatori, i siti abandonwere e il mercato dell'usato ci hanno dimostrato. Il mio sconosciuto Septerra Core puo' dormire sonni tranquilli, ha aspettato 11 anni, puo' aspettare ancora un pochino.
Alla fine della mia lunga ricerca, sono riuscita a trovare quel gioco con la fatina sulla spalla? Purtroppo no, ma non c'e' fretta: clicca qui, clicca la', prima o poi saltera' fuori...



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APB: RELOADED: UN PO' DI SCREENS!

Dopo tanto filosofeggiare su questa o quella caratteristica del gioco, passiamo finalmente alla parte piu' gustosa del titolo che nell'ultimo mese ci ha tanto appassionati tutti quanti!


Partiamo da una menzione speciale specialissima per la signorina Shizu, che ha dimostrato ora più che mai il suo straordinario talento per le skins personalizzate (appena ci passa la fissa di APB la metto sotto ad arredarmi la casetta di Skyrim). Uno dei miei primi giorni di gioco mi arriva un suo sms ''guarda che ti ho mandato una cosetta nel gioco, controlla la mail!''. Carico, apro la mail, e mi trovo questa maglieta qui:


Ora ditemi come si possa non osannare una che ti regala questa maglietta? (che tra parentesi è la copia di un gadget ufficiale di Portal, che guarda caso è anche uno dei miei pigiamini... regalo di Vale ^^) Specialmente se accompagnata da questa macchina qui (sempre made in Shizu):


Cioè, la si adora e basta! E ricordo che ha realizzato tutto ciò utilizzando solo forme semplici combinate, quindi un applausone è d'obbligo! Ci sarebbero tante altre creazioni da mostrare, ma verrebbe una cosa lunghetta...magari rimedio pian piano nei prossimi giorni.
Nel caso lo screen precedente non avesse mostrato bene lo splendido Companion Cube sul tettuccio, la preossima immagine rimedierà:
Eccomi in tutto il mio splendore, con tanto di tag verdina sopra la capa, accanto al mio splendido simbolo! Osserviamo invece quello di Smith:
Arte pura; bisogna ammettere che anche Smith è brava bravella con le customizzazzioni, mentre una cosa che non è assolutamente in grado di fare è guidare la mia macchina (il titolo del prossimo screen è ''Ti giuro che non so come sia stato possibile...'')
Come primo giro di screen direi che può bastare, non appena usciranno scatti degni di nota li pubblicherò al volo!


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12 febbraio 2012

APB: RELOADED: ALTRO CHE ''TAMARREIDE''


-Riassunto delle puntate precedenti-


Dopo aver rotto le balotte ad ogni occasione, Smith e' finalmente riuscita a convincere Shizu e Kia a scaricare APB: Reloaded, MMORPG Free-to-play che ha monopolizzato le serate del clan da un mese a questa parte. Dopo un'oretta di tutorial sofferto e le prime rosicate, la nostra eroina veneziana ed il suo gatto super tecnologico sono pronte ad addentrarsi nei meandri del gioco. Cosa le stara' aspettando dietro a quel palazzo sbrilluccicante ed illuminato al neon? Sigla.

Concept: MMORPG basato sul concetto di ''guardie e ladri'', la fazione dei criminali fa quanto piu' casino possibile e la fazione dei Tutori cerca di impedirlo (giocando nella fazione ''Criminal'', possiamo comodamente dirlo un GTA online); il vero scopo del gioco e' sbloccare armi sempre piu' potenti ma soprattutto macchinoni sempre piu' tamarri.

Esatto: fine degli scopi. Se anche i criminali raggiungono il massimo livello e mettono a ferro e fuoco l'intera citta', le ripercussioni sugli schemi di gioco non cambiano minimamente. Quindi cosa c'e' di cosi' divertente? Andiamo con ordine.
Si comincia scegliendo una fazione (ovviamente il capo ha comandato ''Criminali'') e si viene scaraventati nella citta' di gioco. Schiacciando l'apposito tastino ''Ready'' ci viene assegnata una missione, oppure si viene aggiunti ad una missione in corso se qualche altro giocatore ha chiesto rinforzi; man mano che si completano obiettivi si guadagnano esperienza (per salire di livello) e dollari ( per i macchinoni di cui sopra). Inoltre si puo' promettere impegno ad uno dei contatti sparsi per i quartieri, cosi' ad ogni level up si sbloccano anche armi, modifiche, macchine e vestiti. Le missioni hanno la solita struttura: collect&deliver (prendi il pacchetto dal punto A e portalo a qualcuno troppo pigro per fare 20m da solo nel punto B), Conquest (assumi il controllo di una posizione e impedisci agli aversari di conquistarla/distruggerla per un determinato periodo di tempo) e Kills (ammazza quanti piu' avversari possibile senza che loro ammazzino te). Le armi a disposizione comprendono tutti i grandi classici del genere: fucili a pompa, mitragliette, fucili da assalto, cecchini e quanche lanciarazzi (ne ho visti pochini in giro pero'...). Armi e macchine sono poi modificabili con una serie di appositi aggeggini (ma costano un casinissimo quindi bisogna sceglierle con cura; io e Smith abbiamo passato 40 min a discutere se per l'OBIR da cechino fosse meglio un caricatore esteso o la ricarica rapida. E '40 min' non e' una metafora). I soldoni pero' arrivano a rilento nelle missioni, ma grazie al nostro essere criminali abbiamo una figheria da mettere in atto: possiamo rapinare ignari passanti, o ancora meglio prendere un bel furgoncino, sfondare tutte le vetrine disponibili e svuotarle per bene di ogni oggetto di valore, che verra' gentilmente accolto da un ricettatore in cambio di soldini (stime precise da me medesima compilate indicano una media di 1000-1200 dollari per 5 minuti di rapine ben fatte). I poveri pulotti invece devono rispettare la legge, e tutto quello che possono fare e' sgamare un incauto rapinatore e dargli contro finche' non e' arrestato o stecchito, per poter fregare il magro bottino. Con queste premesse si capisce bene perche' i sottopagati poliziotti siano sempre frustrati!
Fare tutte queste cose in compagnia e' di un divertimento che ve lo lascio immaginare, facilitato dallo stile del gioco tamarro e goliardico al punto giusto. Al lato artistico della questione sara' dedicato il prossimo post, con una mezione speciale per la signorina Shizu che ha sfoggiato un talento meraviglioso per le skins personalizzate. Intanto chiudo questa seconda puntata con un bello screen del clan (titolo: Foto di gruppo. Autore: Mrs Smith. Non avete gia' voglia di giocare con noi???)




-TO BE CONTINUED-



7 febbraio 2012

MMORPG. UN BUON INIZIO


''No no e poi no!'' disse la Kia battendo i piedini per terra, ''a quei giochini li' tutti online io non ci giocoooo!'' e per rivendicare l'egocentrismo caratteristico del singleplayer, gioco' a Solitario tutta la sera. E' vero, sono sempre stata alla larga dai giochi di massa online, ma per due motivi ben evidenti.
Motivazione numero 1: ho avuto internet in casa nel gennaio del 2007, ovvero 6 mesi prima di andare all'universita'; ed una volta a Venezia ho atteso una connessione stabile per altri 4 anni. Risulta ben palese l'impossibilita' di giocare online, no?
Motivazione numero 2: come dice mia nonna, ''la mamma dei cretini e' sempre incinta'', e deve essere pure bella nerd perche' i suoi decerebrati figlioletti sembrano essersi dati tutti appuntamento sul web per rompere le balle ai giocatori per bene. Soltanto un masochista si divertirebbe ad essere preso per il culo di continuo, e solo un sadico giocherebbe solo per prendere per il culo gli altri; non credo di rientrare in nessuna delle due categorie, quindi non mi sono mai interessata a tutto cio'.
Motivazione inaspettata numero 3: ho recentemente compreso cosa si intenda per ''lo sterminato egocentrismo del singleplayer'', e sono giunta all'illuminazione proprio quando ho cominciato a giocare online. Se non si fosse capito, nei videogiochi tendo ad essere un po' perfezionista, perche' si tratta comunque di un 'programma' ed in quanto tale e' nato per essere ordinato; un gioco 'ordinato' bilancia abbastanza il casino che, inevitabilmente, affolla di tanto in tanto la mia vita, e mi rilassa incredibilmente. Quindi mi piace giocare per 50 ore e arrivare alla fine ad essere ''la piu' figa del reame'': oltre alla soddisfazione personale, ho l'impressione di aver fatto le cose per bene, di aver ''finito il gioco''. Bene, nel gioco online questo non e' possibile, perche' ci saranno sempre migliaia di persone un passo avanti a me, lasciandomi con la perenne sensazione di non aver fatto abbastanza o di lasciare le cose a meta'. Alla fine perdo interesse per il gioco e, passando ad altri titoli, lo metto nella colonnina mentale dei ''da finire''.
Orbene, la signorina Smith ha recentemente plagiato l'intero clan all'immonda pratica di APB: Reloaded, un MMORPG recentemente fattosi Free-To-Play, e la sottoscritta e' sfuggita solo grazie agli esami di gennaio e al pochissimo tempo a disposizione per la partitina digestiva. Gli esami sono finiti, una promessa e' una promessa e lo scarico del gioco e' ormai inevitabile: battendo un po' i piedini come ho detto sopra e con la promessa del capo di giocare a Mount&Blade quanto prima (snobbato a causa della grafica, un ''cavallino dal culo squadrato''), l'altra mattina mi sono pazientemente addentrata nel tutorial del gioco. Una panoramica precisa del titolo sara' postata nei prossimi giorni, perche' non voglio sbrodolarmi con troppi elementi in una volta sola; in questo momento sto guardando solo al genere, non al contenuto.
Mi e' piaciuto? Mi sono ricreduta? Un po' si e un po' no. Giocare online e' divertente, maledettamente divertente, e non solo perche' puoi fare battute e battutine con i simpatici compagnoni di gioco, ma perche' la collaborazione con altri gamers permette strategie, interazioni e versatilita' in nessun modo raggiungibili con bot controllati dal computer. Il gioco guadagna una profondita' di gran lunga maggiore al semplice singleplayer, e difficilmente verra' a noia. Certo, quando ti trovi gente che usa cheats o che volontariamente ti ostacola e ti insulta la cosa e' ben diversa, e su questo punto rimango del mio parere. Per fortuna ho delle meravigliose compagne di clan, e giocare con loro non delude. Mai ^_^ Le prime due ore non mi sono piaciute cosi' tanto, ma quando ho caricato in macchina Smith e Shizu per andare a fare una missione mi sono talmente buttata da perdere completamente la cognizione del tempo. Quando MrKnow (altro compagno di gioco squisitamente pro, con un avatar di Simon's Cat da me suggerito) mi fece notare che avevo superato le 15 ore totali, mi e' talmente cascata la mascella da poter quasi toccare la scrivania.
Tirando le somme, posso dire che il gioco online puo' rientrare nelle mie preferenze (sempre che il titolo sia interessante, ovvio) ma me lo godo al massimo solo se giocato con i miei amichetti. Per spiegare però come mai questo titolo mi abbia coinvolta a tal punto, ci vuole un altro post...

-TO BE CONTINUED-