Eh ma zio billy. Ma porca mesosfera. Stracavolo di cavolo scalzo nella valle dei chiodi. Insomma, che due balle! Ci sono delle volte in cui mi sento come la Littizzetto, che davanti a certe affermazioni non puo' dire altro che un sano va******lo.
Solita premessina: i videogiochi sono fatti per divertire, chi piu' chi meno, chi in un modo e chi in un altro, ed ognuno ha i suoi gusti. Ma quando mi trovo davanti a qualche giocatore semi-casual che con aria di sufficienza se ne esce con ''l'ultimo Assassin's Creed? Uno schifo. Ma ormai i giochi sono tutti uguali, neanche lontanamente paragonabili ai bei giochi di una volta. Vuoi mettere con Monkey Island?'' ecco, poteri davvero diventare una persona brutta come un Boomer, letale come un Hunter e incazzata come un Tank.
1. Ma l'ultimo Assassin's Creed almeno l'hai provato, genio della cibernetica paleozoica?
2. Non sono paragonabili, ma definisci uno ''capolavoro'' e l'altro ''schifo''?
3. Assassin's Creed e Monkey Island? Ma perche' non paragonare la Gioconda con la pizza margherita? O l'invenzione dell'acciaio con la Divina Commedia? La rivoluzione industriale con la nascita delle lingue volgari? Oddio sta per partirmi l'embolo...
Ognuno ha le sue opinioni, per carita', ma quando queste diventano un luogo comune che rimbalza di crapa in crapa perdendo il proprio senso nei meandri del web, tali opinioni si avvicinano pericolosamente all'ottusita'.
Partiamo dalla raffica di mitra sulla croce rossa: ''i giochi di adesso sono tutti uguali. Una bella grafica, livelli in cui si spara molto e protagonisti che salvano il mondo''. Oh poveri noi, ma che brutta disgrazia che ci e' toccata. Ma che schifo le case che fanno oggi, tutte con riscaldamento, luce elettrica, bagno interno e finestre sulle pareti; che poco originali questi architetti di oggi. Ma come possiamo mettere la grafica bella nella colonnina dei difetti? Dopo anni di sfracellamento di balle per giungere al fotorealismo? Detta cosi' sembra quasi che se un titolo si presenta con un certo numero di poligoni deve per forza mancare di contenuto... Per carita', impareggiabile il fascino degli 8 bit, ma che non mi si venga a dire che gironzolare per Empire Bay, la citta' di Mafia II, e' un'esperienza banale e deludente perche' qualunque cosa dirai dopo sara' presa per scemenza modello.
Avanti col Cristo: ''e' bello, ma e' troppo corto''. Verissimo, in alcuni casi e' un gran peccato limitare l'esperienza di gioco fino alle soglie della decenza, ma non mi dispiace ogni tanto vedere qualche titolo di coda... Ho sempre meno tempo, sempre piu' cose da fare, e le 15 ore necessarie per far salvare la galassia al comandante Shepard (Mass Effect) mi mettono un po' in secondo piano le 150 ore richieste da Baldur's Gate. Il problema della longevita' va quasi sempre a braccetto col dramma della difficolta': ''i giochi di adesso sono tutti troppo facili''. Non voglio ripetermi, perche' la questione e' gia' stata discussa in un post di dicembre, ma riassumo in fretta: certo, oggi la difficolta' media e' ben inferiore a 20 anni fa, ma noi abbiamo la SCELTA delle beghe che vogliamo davanti; i giochi di oggi sono troppo facili? Prendi la tua bella copia di Age of Empires e sfida qualche hardcore online; installa The Void e prova a far durare una partita piu' di 5 ore; giocati Mass Effect a difficolta' Inferno, oppure prova a finire una qualunque avventura grafica senza ricorrere a soluzioni internettose. Oggi i giochi possono essere 'anche' difficili, mentre una volta erano 'solo' difficili.
E la questione dell'originalita'? Parafrasando Dante Alighieri (De Vulgari Eloquentia, libro I) a proposito dei rimatori siciliani: i pionieri sono sempre considerati dei grandi, perche' in quanto primi sono per forza originali. Concordo sul fatto che i blockbuster dell'industria ludica tendono ad assomigliarsi tutti un po', ma non riconoscere la genialita' di Portal, L.A. Noir, di Black&White o Left4Dead, della Wii o di Kinect e' quasi una blasfemia. Per non parlare poi degli indie! Minecraft, Braid, Super Meat Boy sono la prova che un filo conduttore tra i videogiochi delle origini e le nuove creazioni e' vivo e presente, e finche' esistera' internet e gente con delle idee tale connessione non potra' essere spezzata.
I ''bei vecchi tempi'' sono finiti, cristallizzati nella loro aura di eternita', forti della loro gloria e sempre pronti a farsi giocare; ma perche' la loro venerazione dovrebbe impedirmi di venerare anche Skyrim? Dovrei forse disdegnare l'attesa di Diablo III perche' non sara' mai all'altezza di Diablo uno? Stiamo parlando di due epoche diverse, e ciascuno puo' preferire l'una o l'altra (io per esempio non so decidermi, le amo moltissimo entrambe), ma tale preferenza non dovrebbe portarci a considerare cacca tutto cio' che non ci e' strettamente vicino. Perche' sputare a priori su questo o quel periodo e' disdegnare la grande creativita' che gli sviluppatori hanno plasmato, chi prima chi dopo, in modi diversi.
Ora che mi sono sfogata, posso scusarmi per la sfuriata ma si sa: quando la chioccia ama i propri pulcini becca chiunque provi ad avvicinare la zampina, e difende allo stesso modo sia quelli nati un po' prima che quelli nati un po' dopo. Bene, questa gallina va a lisciarsi le penne e a scegliere se passare il resto della mattinata rigiocando il primo o l'ultimo Tomb Raider ;)
Solita premessina: i videogiochi sono fatti per divertire, chi piu' chi meno, chi in un modo e chi in un altro, ed ognuno ha i suoi gusti. Ma quando mi trovo davanti a qualche giocatore semi-casual che con aria di sufficienza se ne esce con ''l'ultimo Assassin's Creed? Uno schifo. Ma ormai i giochi sono tutti uguali, neanche lontanamente paragonabili ai bei giochi di una volta. Vuoi mettere con Monkey Island?'' ecco, poteri davvero diventare una persona brutta come un Boomer, letale come un Hunter e incazzata come un Tank.
1. Ma l'ultimo Assassin's Creed almeno l'hai provato, genio della cibernetica paleozoica?
2. Non sono paragonabili, ma definisci uno ''capolavoro'' e l'altro ''schifo''?
3. Assassin's Creed e Monkey Island? Ma perche' non paragonare la Gioconda con la pizza margherita? O l'invenzione dell'acciaio con la Divina Commedia? La rivoluzione industriale con la nascita delle lingue volgari? Oddio sta per partirmi l'embolo...
Ognuno ha le sue opinioni, per carita', ma quando queste diventano un luogo comune che rimbalza di crapa in crapa perdendo il proprio senso nei meandri del web, tali opinioni si avvicinano pericolosamente all'ottusita'.
Partiamo dalla raffica di mitra sulla croce rossa: ''i giochi di adesso sono tutti uguali. Una bella grafica, livelli in cui si spara molto e protagonisti che salvano il mondo''. Oh poveri noi, ma che brutta disgrazia che ci e' toccata. Ma che schifo le case che fanno oggi, tutte con riscaldamento, luce elettrica, bagno interno e finestre sulle pareti; che poco originali questi architetti di oggi. Ma come possiamo mettere la grafica bella nella colonnina dei difetti? Dopo anni di sfracellamento di balle per giungere al fotorealismo? Detta cosi' sembra quasi che se un titolo si presenta con un certo numero di poligoni deve per forza mancare di contenuto... Per carita', impareggiabile il fascino degli 8 bit, ma che non mi si venga a dire che gironzolare per Empire Bay, la citta' di Mafia II, e' un'esperienza banale e deludente perche' qualunque cosa dirai dopo sara' presa per scemenza modello.
Avanti col Cristo: ''e' bello, ma e' troppo corto''. Verissimo, in alcuni casi e' un gran peccato limitare l'esperienza di gioco fino alle soglie della decenza, ma non mi dispiace ogni tanto vedere qualche titolo di coda... Ho sempre meno tempo, sempre piu' cose da fare, e le 15 ore necessarie per far salvare la galassia al comandante Shepard (Mass Effect) mi mettono un po' in secondo piano le 150 ore richieste da Baldur's Gate. Il problema della longevita' va quasi sempre a braccetto col dramma della difficolta': ''i giochi di adesso sono tutti troppo facili''. Non voglio ripetermi, perche' la questione e' gia' stata discussa in un post di dicembre, ma riassumo in fretta: certo, oggi la difficolta' media e' ben inferiore a 20 anni fa, ma noi abbiamo la SCELTA delle beghe che vogliamo davanti; i giochi di oggi sono troppo facili? Prendi la tua bella copia di Age of Empires e sfida qualche hardcore online; installa The Void e prova a far durare una partita piu' di 5 ore; giocati Mass Effect a difficolta' Inferno, oppure prova a finire una qualunque avventura grafica senza ricorrere a soluzioni internettose. Oggi i giochi possono essere 'anche' difficili, mentre una volta erano 'solo' difficili.
E la questione dell'originalita'? Parafrasando Dante Alighieri (De Vulgari Eloquentia, libro I) a proposito dei rimatori siciliani: i pionieri sono sempre considerati dei grandi, perche' in quanto primi sono per forza originali. Concordo sul fatto che i blockbuster dell'industria ludica tendono ad assomigliarsi tutti un po', ma non riconoscere la genialita' di Portal, L.A. Noir, di Black&White o Left4Dead, della Wii o di Kinect e' quasi una blasfemia. Per non parlare poi degli indie! Minecraft, Braid, Super Meat Boy sono la prova che un filo conduttore tra i videogiochi delle origini e le nuove creazioni e' vivo e presente, e finche' esistera' internet e gente con delle idee tale connessione non potra' essere spezzata.
I ''bei vecchi tempi'' sono finiti, cristallizzati nella loro aura di eternita', forti della loro gloria e sempre pronti a farsi giocare; ma perche' la loro venerazione dovrebbe impedirmi di venerare anche Skyrim? Dovrei forse disdegnare l'attesa di Diablo III perche' non sara' mai all'altezza di Diablo uno? Stiamo parlando di due epoche diverse, e ciascuno puo' preferire l'una o l'altra (io per esempio non so decidermi, le amo moltissimo entrambe), ma tale preferenza non dovrebbe portarci a considerare cacca tutto cio' che non ci e' strettamente vicino. Perche' sputare a priori su questo o quel periodo e' disdegnare la grande creativita' che gli sviluppatori hanno plasmato, chi prima chi dopo, in modi diversi.
Ora che mi sono sfogata, posso scusarmi per la sfuriata ma si sa: quando la chioccia ama i propri pulcini becca chiunque provi ad avvicinare la zampina, e difende allo stesso modo sia quelli nati un po' prima che quelli nati un po' dopo. Bene, questa gallina va a lisciarsi le penne e a scegliere se passare il resto della mattinata rigiocando il primo o l'ultimo Tomb Raider ;)
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