Sono tornata qualche giorno a Belluno, e tra un parente e l'altro ho colto l'occasione per togliermi un dubbio che mi sconquassava da un po'. Nel periodo 2000-2005 ricordo di aver giocato alla demo di un action-RPG in terza persona, ma purtroppo non ricordo ne' il titolo ne' l'ambientazione ne' qualunque cosa possa aiutarmi a rintracciarlo; ricordo solo che il PG aveva una specie di fatina sulla spalla, e che il gioco mi piaceva. Visto che le demo le ottenevo unicamente dai CD allegati alle riviste (ricordo a tutti che ho avuto pieno accesso ad Internet solo in quinta superiore), sara' sufficiente cercare nell'armadio le pagine che riguardano quegli anni per risalire al gioco che tanto mi sta dubbiando. Cosi', con un buon caffe' e molta pazienza, mi sono seduta sul pavimento di camera mia e mi sono messa a sfogliare le circa 70 riviste che mi interessavano (TGM, GMC, PC Gamer, K PCGames e PC World...) Sfoglia qui, sfoglia li', mi finiscono sotto mano alcune recensioni di giochi che da bambina mi avevano incuriosito ma che non erano mai arrivati nell'unico negozio di computer della citta' (es. Septerra Core, di cui non so praticamente nulla); ''aspetta che me li scrivo'' pensa il genio, ''che appena torno a Venezia me li cerco su e-bay, su qualche sito di retrogaming o di digital delivery''. Ed eccomi qui, sul treno del ritorno, con la mia lista infinita di titoli che negli ultimi 10 anni non ho ancora giocato. Sono seduta sulla mia poltroncina con un appunto sull'iPhone e una buona dose di ansia e senso di precarieta'.
Come i miei vecchi compagni di classe ricorderanno, la cosa piu' assurda che la mia professoressa di Lettere del liceo fosse riuscita a concepire fu ''la certezza che moriremo col rimpianto dei libri che non abbiamo letto'' (no, nessuno e' scoppiato a ridere, ma non so come cio' sia stato possibile). Mi sto laureando in Lettere, di nuovo, ma non sono certo quella che si dice 'un topo da biblioteca', quindi all'epoca come ora tale sentenza non mi ha minimamente toccata. Eppure, se sostituisco i libri non letti con i videogiochi non giocati, la cosa cambia un po'. Il concetto in se'e' esagerato, ovviamente, perche' in punto di morte ci sarebbero talmente tante cose da rimpiangere e di cui rammaricarsi che i videogiochi, amore o non amore, non sarebbero certo in cima alla lista. Ma se penso a tutti quei titoli che mi riprometto sempre di giocare, e che per forza di cose rimangono in fila sulla libreria dei ''da installare quanto prima'', mi viene un po' il magone: perche' lo so, non basta una vita. Non e' possibile giocare tutto, perche' il tempo e' poco il mondo e' grande ed ogni mese escono piu' titoli interessanti di quanti sia possibile provare e possibilmente finire. In questi termini, ogni volta che installo un gioco sto implicitamente abbandonando altri 2 o 3 titoli che avrebbero potuto piacermi, magari piu' di quello che ora sta caricando sul mio schermo. Messa cosi' prende male vero? Perche' lo stesso ragionamento si puo' applicare ad una miriade di altre cose: vorrei imparare il francese, a ballare la salsa, a cucinare il sushi. Sarebbe interessante andare al cinema ogni settimana, a teatro ogni week end, a sciare quando c'e' neve e in windsurf quando sono al mare. Vorrei leggere tutto Salgari, guardare tutto Hitchcock e ascoltare i grandi classici del jazz. Nel frattempo c'e' l'universita', la famiglia, la casa, l'amore, la mia salute e la mia forma fisica, la mia sanita' mentale e l'integrita' dei miei nervetti. Ho una tesi da scrivere e un blog da pubblicare. Ah, si, c'e' anche il gatto che mi porta le palline di stagnola sulla tastiera con la classica espressione ''e' il mio turno di giocare''.
Ogni volta che penso a quanti giochi voglio provare il prima possibile, questo senso di malinconia mi prende puntuale. Per fortuna il mio personale mantra mi salva: il bello dei capolavori e' che una volta usciti, ESISTONO, e niente e nessuno puo' piu' portarceli via; una volta che il gioco e' stato sviluppato e distribuito, esso e' pronto per resistere all'assalto del tempo, come gli emulatori, i siti abandonwere e il mercato dell'usato ci hanno dimostrato. Il mio sconosciuto Septerra Core puo' dormire sonni tranquilli, ha aspettato 11 anni, puo' aspettare ancora un pochino.
Alla fine della mia lunga ricerca, sono riuscita a trovare quel gioco con la fatina sulla spalla? Purtroppo no, ma non c'e' fretta: clicca qui, clicca la', prima o poi saltera' fuori...
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