Concept: RPG sandbox in terza persona. Sei un cavaliere medievale al servizio di uno dei regni del mondo, e gironzoli con la tua banda di seguaci a battagliare banditi o lord avversari per difendere i tuoi feudi.
Nonostante il marchio RPG (exp per salire di livello, caratteristiche ed abilita' del pg, equipaggiamento da comprare o reperire ecc), il vero cuore del gioco sono le battaglie profondamente action: mentre i tuoi scagnozzi fanno del loro peggio contro l'esercito nemico, tu puoi sfoderare il tuo spadone da sborone e correre verso i cattivi menando fendenti a destra e a manca, mandando al Creatore quanti piu' soldati possibile. Il massimo livello di figheria si raggiunge sul dorso di un cazzutissimo cavallo da carica, con una lancia lunga un km e mezzo che falcia soldati come un Tristo Mietitore (l'ach legato a quest'arma si chiama Shish Kebab. Applauso agli sviluppatori). Credetemi, le cavalcate in battaglia di questo gioco fan sembrare i destrieri di Skyrim parenti stretti di quelli da giostra, cosi' soavemente montati da Mary Poppins, Bert e bimbi appresso. Nonostante il titolo abbia qualche annetto sul groppone (settembre 2008, con due espansioni stand-alone piu' recenti ma dal medesimo motore), gli scontri restituiscono l'azione con una forza ed un'immediatezza raramente eguagliati; farsi strada sui bastioni di un castello durante un assedio, tra parate fendenti e piogge di frecce, fa veramente tremare il cuore.
Insomma un gioco bello figheiro, che mi ha conquistata un anno fa e che ancora mi intriga parecchio. Ma questo mese c'e' stata la sorpresona: vista la mia recente apertura al mondo dell'online, mi sono finalmente decisa a provare il pacchetto multiplayer aggiunto con la prima espansione (Warband, personalmente il mio preferito della saga). Risultato: mi e' cambiato il mondo. Avevo infatti dimenticato che il gioco, sviluppato da una coppia turca (non l'avevo ancora detto? Era un indieeeee!) e' nato infatti come simulatore di scherma medievale, e solo in un secondo momento e' stato trasformato in un bel RPG. Gli attacchi e le parate infatti sono controllati dalla direzione del mouse, un sistema analogico tanto realistico quanto difficile da padroneggiare. Ma una volta trovato un pro paziente che ci illustri le basi del duello, la soddisfazione e' strepitosa. Ed ecco il web riempirsi di dissertazioni teoriche su quale sia la spada piu' versatile, la sequenza di attacchi piu' efficace o gli escamotages piu' sottili per ottenere il fatidico ''killer hit'' (dissertazioni che ho ovviamente intenzione di imparare a memoria). Non ci sono statistiche di pg o equipaggiamento leggendario, c'e' soltanto un mouse che diventa una spada, e la tua abilita' nell'usarla. In piu', la maggior parte dei gamers che affolla i server di duello e' talmente ''deep inside the spirit of the game'' che si comporta da veri cavalieri: sei talmente niubba che non riesci a parare nemmeno una pacca sulla spalla? Ti danno una spada da training (che fa gli stessi danni di una gomitata allo stipite della porta) e ti insegnano a parare. Ti perdi in sequenze astruse senza riuscire a colpire nemmeno un fantoccio fermo? Ti mostrano gli attacchi basilari e ti correggono finche' non ottieni quantomeno una parvenza di serieta'. Certo, ci sono anche i troll che ti istantkillano e ti sfottono, ma sicuramente dietro di loro c'e' anche un pro con un'ascia bipenne gia' alzata, pronto a punire la loro ruvida scortesia cosi' poco arturiana.
-Sleep mode activated-
Nessun commento:
Posta un commento